๐Event๐ Share Your Workout Tips #6 : My Best Chest Exercise
Tra gli esercizi per pettorali più famosi e frequenti, vi sono i "push-up", i cosiddetti piegamenti sulle braccia, chiamati invece impropriamente flessioni.
Nei push up, i muscoli maggiormente coinvolti sono gran pettorale, tricipite brachiale, deltoide anteriore e dentato anteriore.โจ
Ecco più varianti, dalla più semplice alla più complessa.
Push up in appoggio sulle ginocchia.
Questa è la tipologia di piegamenti sulle braccia meno complessa dal punto di vista della fatica muscolare, in quanto avere le ginocchia appoggiate scarica parecchio peso da sollevare durante l’esecuzione. E’ importante mantenere il giusto assetto scapolare durante l’intera durata del movimento e andare a ricercare la tecnica piuttosto che la quantità. Una volta eseguito un numero sufficiente di ripetizioni (10-20), è opportuno e funzionale passare alla propedeutica successiva.
Push up con mani rialzate.
Alzando le mani viene reclutato efficacemente il pettorale basso ed è una buona strategia per approcciarsi ai piegamenti sulle braccia veri e propri.
Push up con gambe divaricate.
Come si può evincere dal titolo, la variante consiste nel distanziare i piedi uno dall’altro mantenendoli sulla stessa riga.
L’attivazione muscolare risulta essere identica, ma rispetto alla prima propedeutica l’esercizio aumenta notevolmente di difficoltà.
Push up con piedi rialzati.
In questa variante è necessario alzare i piedi e l’esercizio risulterà essere molto efficace per la porzione alta del pettorale.
Push up presa stretta.
Riducendo l’ampiezza della presa delle mani, la porzione clavicolare risulta essere maggiormente attivata a discapito di quella sternale. Lavora in questo esercizio più efficacemente il pettorale alto. Attenzione a non stringere troppo la presa: questo potrebbe causare problematiche articolari a livello dei polsi.
Push up presa larga.
In questa variante la difficoltà aumenta perché aumenta la larghezza della posizione delle mani. Si attiva maggiormente la porzione sternale del pettorale, pettorale basso, rispetto a quella clavicolare. Attenzione a non distanziare troppo le mani: questo può portare a problematiche articolari a livello dei polsi.
Push up in verticale.
Questa variante è adatta solo agli atleti molto esperti in grado di eseguire tantissime ripetizioni nelle precedenti propedeutiche (dalle 20 in su per ogni serie) e in grado di eseguire e mantenere la posizione in verticale in maniera corretta.
Posizione di partenza in verticale, senza enfatizzare in maniera eccessiva la lordosi lombare, si piegano le braccia avvicinando la testa al pavimento e poi si ritorna alla posizione iniziale estendendo il gomito e quindi le braccia.
Molta attenzione a provare ad eseguire questa variante per quanto riguarda l’articolazione della spalla, la colonna vertebrale e l’articolazione del polso che andrà riscaldata notevolmente prima di approcciarsi a questo esercizio per pettorali.
Author guido passero
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